Levrotto & Bella Libreria Editrice Universitaria

Informazioni Generali

La "Levrotto" viene fondata da Mario Levrotto nell'aprile del 1911, proprio quando la città di Torino (che allora contava appena 250.000 abitanti) era tutta in festa per l'arrivo del Re che veniva ad inaugurare l'Esposizione Internazionale.
Essa nasce come "libreria commissionaria" - quasi subito dedicata ad un campo per quei tempi difficili: quello dei testi universitari di ingegneria e medicina - , sotto i portici di corso Vittorio, in un banco lungo il colonnato, all'angolo con via Arsenale. Tre anni dopo, entrato in società Giuseppe Bella, la ditta cambia sede, trasferendosi in via san Francesco da Paola 11.
Nel 1926, assolto il servizio militare, viene ammesso ad apprendere il mestiere il figlio di Mario Levrotto, Giovanni, e si iniziano a pubblicare le prime "dispense universitarie", valido supporto per gli allievi e base per future trasformazioni in trattati.

Distrutta completamente da un bombardamento nel 1943, la "Levrotto & Bella" riprende coraggiosamente la sua attività in un locale provvisorio e poi, nel 1949, ritorna, con sede definitiva, in corso Vittorio Emanuele II 26.
Morto il fondatore nel 1952 e scomparso anche Bella, nel 1970 Giovanni Levrotto, lavoratore infaticabile, continua a pubblicare libri scientifici, allargando il campo degli argomenti (chimica, fisica, matematica, elettrotecnica, elettronica, architettura, ingegneria civile, scienze naturali, economia, meccanica) e migliorando via via le pubblicazioni al pari della sede.
Egli muore "quasi in punta di piedi" nel 1984, con il pensiero rivolto al lavoro del giorno dopo. Accanto al letto era il suo collaboratore più fedele e "valido" (come egli stesso lo aveva definito in una breve autobiografia), che da ben ventotto anni lavorava al suo fianco: Terenzio Gualini.
Il Gualini, entrato nella libreria nel 1946 come semplice apprendista, giunge, un gradino dopo l'altro, alla direzione dei due punti vendita (nel 1959 era stata aperta una filiale, la "Libreria Politecnica", in corso Einaudi 57) ed alla guida dell'attività editoriale della Società.
Nel 1985, dopo la morte del signor Levrotto, diventa socio dell'azienda e lascia il suo ruolo di direttore per occuparsi della parte amministrativa.

Molto conosciuto nel mondo accademico e studentesco del politecnico di Torino - nelle cui aule instancabilmente girava al mattino, distribuendo cataloghi - e socio fondatore dell'AIPE e di altre associazioni torinesi, ha il merito di aver dato, con il suo operato, un'immagine altamente professionale della Casa Editrice.
Muore nell'agosto del 1990 a Parigi, dove si era recato per sottoporsi ad un delicato intervento cardiaco. Con lui scompare una figura quasi mitica della "Levrotto & Bella".
Nella carica di amministratore delegato gli succede la figlia, Elisabetta Gualini, oggi amministratore unico della Società, nonché direttore editoriale.
Prestando la sua collaborazione a docentidi chiara fama, la "Levrotto & Bella" pubblica opere che ottengono unanimi consensi da quanti seguono con attenzione la tradizionale attività d'avanguardia del Politecnico e dell'Università di Torino, tanto da imporsi a livello nazionale. Numerosi i titoli in catalogo e le collane.
Molto apprezzato è anche il servizio di libreria specializzata nel settore tecnico-scientifico, capace di soddisfare le attuali esigenze della ricerca scientifica ed industriale. In tempi brevi la Libreria può reperire qualsiasi pubblicazione estera, offrendo i migliori prezzi del settore.