Diocesi di Alessandria
15121 Alessandria, Italia
Diocesi di Alessandria Company Information
Informazioni Generali
La diocesi venne eretta nel 1175 per volere di papa Alessandro III, a cui era stata dedicata la città, con la bolla Sacrosanctae Romanae ecclesiae[5], con la quale il pontefice onora con la dignità episcopale «la chiesa e la città che è stata costituita in onore di San Pietro e per utilità e gloria di tutta la Lombardia».
Successivamente, con il breve De novitate del 30 gennaio 1176[6] Alessandro III si scusa di aver eletto motu proprio il vescovo[7] e dichiara che questo non deve pregiudicare in futuro il diritto di nomina che spetta al capitolo della cattedrale. La nuova diocesi è resa suffraganea dell'arcidiocesi di Milano.
L'estensione della diocesi originaria era pressoché simile a quella odierna[8], tranne per il confine orientale con la diocesi di Tortona che non aveva una precisa delimitazione. Nel breve Congruam officii[9] al vescovo Ottone (18 luglio 1178 oppure 1180), Alessandro III confermava la costituzione del capitolo dei canonici della cattedrale di San Pietro, attuata da Ottone, e riconosceva alla giovane Chiesa alessandrina tutti i suoi possedimenti.
La vita della diocesi, nei suoi primi decenni, fu molto travagliata per discordie di giurisdizione con la diocesi di Acqui, dal cui territorio era nata la sede alessandrina. Papa Alessandro diede incarico all'arcivescovo milanese Algisio di unire le due sedi sotto il vescovo di Acqui, ma per l'opposizione sia di Ottone che del vescovo di Acqui la disposizione non ebbe effetto. La diocesi alessandrina rimase vacante per lungo tempo.
Nel maggio 1205 papa Innocenzo III riprese in mano la questione, decidendo di dare attuazione alle disposizioni di Alessandro III. Fu rinnovata l'unione aeque principaliter delle due sedi con la bolla Cum beatus Petrus[10] e il vescovo acquese Ugo Tornielli divenne anche vescovo di Alessandria, con l'obbligo di risiedere sei mesi in una città e sei mesi nell'altra. Ma i dissidi fra le due diocesi furono tali che alla fine, nel novembre 1213, Ugo Tornielli decise di dimettersi.
Chiesa di Santa Maria di Castello, Alessandria
Da questo momento Alessandria, benché ancora formalmente unita ad Acqui, non ebbe più vescovi propri; inizialmente fu governata dal capitolo della cattedrale e poi, dal 1235, dall'arcidiacono capitolare. Il vescovo di Acqui, alla cui sede era unita quella di Alessandria, non si preoccupò mai della Chiesa alessandrina, e, ad eccezione di un solo caso, nessuno dei vescovi acquesi portò mai la titolazione di vescovo di Alessandria.[11]
Questo status quo durò fino a quando papa Innocenzo VII, con la bolla Sedis Apostolicae del 15 aprile 1405[12], riorganizzò la diocesi e nominò vescovo l'agostiniano Bertolino Beccari.[13]
Nel 1803, durante l'occupazione francese, la diocesi fu nuovamente soppressa e il territorio incorporato nella diocesi di Casale Monferrato assieme alla soppressa diocesi di Bobbio.
Fu ristabilita il 17 luglio 1817 con la bolla Beati Petri di papa Pio VII e nel contempo divenne suffraganea della nuova arcidiocesi di Vercelli.
Via Vescovado, 1 Alessandria
- Orari di apertura
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Monday:09:00 - 12:00Martedì:09:00 - 12:00Mercoledì:09:00 - 12:00Giovedì:09:00 - 12:00Venerdì:09:00 - 12:00
- Numero di telefono
- +390131512211
- Linki
- Account Social
- Parole chiave
- organizzazione religiosa
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