Rayuela Edizioni

Informazioni Generali

Perché Rayuela?

Qualche tempo fa, in previsione di un reading che sarebbe stato poi realizzato per strada, ci siamo trovati, io e un gruppo di amici, a leggere e a scegliere delle poesie. Ciascuno si è portato le sue, quelle a lui più care, le quali unite alle altre conformarono una catasta che ci tenne impegnati tutto il pomeriggio. Qualche sera dopo, davanti a una pinta di birra in una trattoria di Milano, abbiamo ricordato quel pomeriggio. Uno di quei ragazzi disse allora qualcosa che mi fece sorridere dentro, che continua a farlo. “E’ stato come respirare aria fresca”.

Ecco, se dovessi dire perché è nata Rayuela, direi che uno dei motivi è proprio questo. Per continuare a respirarla, quest’aria. A dispetto di quanti continuano a dubitano sulla sua effettiva Necessità.

Tutto qua? Direi di no. Nasce anche dal rifiuto verso quel sistema di cose man mano diventato sempre più avvilito e degradante, truccato e raffazzonato alla meno peggio, che porta il nome di sistema editoriale italiano.

Quello della Grande Distribuzione che strozza i piccoli editori, ignorandoli, stabilendo prezzi, tematiche, autori. Colei che si porta a casa la parte del leone all’ora di spartire i magri profitti di una attività dell’intelletto umano che vede l’autore (cioè il fautore di tutta l’attività) agli ultimi posti della catena alimentare.

Quello degli editori, grandi e piccoli, che offrono contratti capestri ai loro autori.

Quelli che si fanno pagare per editarli.

Quelli dei concorsi truccati.

Quelli dell’un tanto a riga, a peso, a correzione.

Quelli per cui verba volant e scripta pure, forti di una legislazione medioevale che permette loro di infischiarsene delle norme, perfino di quelle controfirmate con nome e cognome, vita natural durante.

Ho maturato una certa esperienza in questo campo, negli ultimi anni. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, anzi, sono certo dell’esistenza di rispettabili eccezioni, proprio quelle che continuano a confermare la regola. Ma la desolante realtà dell’insieme è tutta lì, ammucchiata sotto il tappeto, basta volerlo alzare.

Se qualcuno fosse interessato a saperne di più, me lo faccia presente, sarò felice di fornirgli degli esempi.

Per quanto ci riguarda, (per quanto sarà alla mia portata), è questo il nostro punto di partenza. Cioè quello che non faremo. Quello per cui impegniamo la nostra parola, che sembra poco, eppure è tutto il capitale in nostro possesso.

L’unico a cui davvero teniamo.

Agli autori offriremo impegno e patti chiari. La sicurezza sul fatto che quanto stabilito verrà rispettato.

Che ciascuno, ad esempio, saprà di quanti esemplari è stata composta ogni singola edizione.

Che arriveranno, ogni anno, cifre e proventi, per quanto magri, nei tempi stabiliti.

Che la scelta del suo lavoro sarà il prodotto di un’accurata selezione per parte di un comitato di lettura formato da persone a digiuno di ogni logica mercantile ma, nella totalità, amanti incondizionati della parola scritta.

Che per la distribuzione avremo bisogno di lui, l’autore, perché avverrà attraverso una capillare presenza -sua e nostra- nelle librerie, nelle biblioteche, nei festival, nei convegni, e ovunque vorranno invitarci.

Ai lettori, pressappoco la stessa cosa. Ci troverete qua e là, forse dove meno ve lo aspettate. Molte librerie hanno già accettato di accoglierci, altre lo faranno man mano. Se poi vorrete ospitarci voi, siamo pronti a venire a casa a parlarvi dei nostri libri. Di quelli già nati, degli altri presto in arrivo.

Offriteci un caffé. Abbiamo un sacco di cose da raccontarvi. In verso e in prosa.

Cercheremo di portarvi un po’ di quell’aria fresca che abbiamo respirato, tra amici, un pomeriggio di qualche giorno fa.

Milton Fernández