Il Falcetto d'Oro

Informazioni Generali

Anche nella Valleogra un tempo c'erano gli Dei, le Anguane e i Salbanei. La valle era devastata da ghiacci, piogge e nevi.
Il volgo, scoraggiato e sgomento, si chiese: "Chi da quest'incubo nero ci risveglierà, Chi mai potrà?"
La richiesta d'aiuto fu raccolta da un vecchio druido che, ebbro di compassione e di tonificanti bevande, piantò il suo sacro falcetto sul 49° ceppo runico ove ora si trova la via Pasini in quel di Schio. Da questo possente gesto sorse un luogo di ristoro spirituale e terreno ove le genti potessero evadere dal grigiume e trovare rifugio dall'oblio.
Quattro giovani baldanzosi raccolsero il lascito del caro vecchio druido.

A rimembranza del venerabile gesto che a tutto dette inizio, il luogo, ove si divulgano storie e si servono pozioni, prese il nome di "Falcetto d'Oro, Il".