CREMAZIONE PALERMO | COSTI E INFO

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CREMAZIONE PALERMO | COSTI E INFO Company Information

Informazioni Generali

La cremazione è un rito di antichissima tradizione: in Asia questa consuetudine si è mantenuta pressoché inalterata da millenni (si pensi all’India, per esempio).
Anche in Europa, presso i Greci e i Romani, esisteva l’usanza di cremare le persone: l’importanza del rito faceva sì che fosse riservata alle persone più nobili e famose.
L’ascesa del cristianesimo, e poi dell’islamismo, ne fecero decadere la pratica a favore della sepoltura. Solo negli ultimi secoli si è tornati a parlare di cremazione nel mondo occidentale: nel 1822 il corpo del poeta Shelley fu bruciato sulla spiaggia di Viareggio. Fu il primo atto di una lunga battaglia che, con la nascita delle prime società per la cremazione, portò a un progressivo incremento del numero dei suoi sostenitori.
Nel 1963 anche la Chiesa cattolica ha abolito il divieto di farsi cremare per i propri fedeli, precedentemente colpito da scomunica. Tuttavia, il Codice di Diritto Canonico sostiene ancora, al canone 1176, che «la Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana».
Oggi la cremazione è la scelta di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
In Italia, essa è praticata solamente nell’8% dei casi. Il ritardo è dovuto soprattutto all’assenza di strutture attrezzate, presenti in una quarantina di province soltanto. Ma qualcosa sta cambiando, tanto che a Milano le cremazioni hanno addirittura superato le sepolture.
Le leggi sulla cremazione 1987/1990
Negli ultimi decenni la spinta a emanare normative a favore sulla cremazione si è fatta sempre più decisa, anche in Italia. Importanti, in tal senso, sono state alcune leggi promulgate tra il 1987 e il 1990.
Tali leggi non consentivano ancora, però, la dispersione delle ceneri, che dovevano invece essere conservate all’interno del cinerario comune.
UNA NUOVA LEGGE (2001)
L’inadeguatezza della legge, soprattutto in merito alla dispersione delle ceneri, ha spinto il Parlamento italiano a discutere di un suo aggiornamento nel corso della XIII legislatura.
Sulla materia una delegazione della nostra associazione era stata ascoltata il 22 giugno 2000 dalla Commissioni Affari Sociali della Camera dei deputati . Finalmente, poco prima che il parlamento venisse sciolto, nel marzo 2001 la nuova legge ha visto la luce.
La principale novità del testo è data dal venir meno del divieto di dispersione delle ceneri. É caduto conseguentemente l’obbligo di conservazione nei cimiteri, per cui le ceneri sono consegnate direttamente ai familiari.
La dispersione può essere effettuata in spazi aperti (mare, bosco, montagna, campagna…), in aree private, oppure in spazi riservati all’interno dei cimiteri: non potrà avvenire all’interno dei centri urbani. E' anche possibile conservare l’urna in casa, purché vi sia riportato il nome del defunto.
La legge dà anche indicazioni alle amministrazioni locali per la costruzione di crematori, e istituisce il divieto di trarre lucro dalla dispersione delle ceneri.

Peraltro, la nuova legge attribuiva al Ministro della sanità, sentiti il Ministro dell’interno e il Ministro della giustizia, il compito di provvedere alla modifica del regolamento di polizia mortuaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285, allo scopo di disciplinare proprio la dispersione delle ceneri. I governi succeditisi da allora non hanno fatto quasi nulla per ottemperare a quanto richiesto dalla legge.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, Sirchia, nella riunione del 19 giugno 2003 decise finalmente di presentare un disegno di legge per la disciplina delle attività in materia funeraria, che regolamentava anche la dispersione delle ceneri. In seguito, il testo è stato presentato in Parlamento per la discussione. Nel febbraio 2005 la Camera approvò il progetto, tuttavia mai ratificato dal Senato in quanto intervenne la fine della legislatura. Da allora nessuna sostanziale novità è intervenuta.
La Regione Lombardia ha nel frattempo approvato la sua legge n. 22/2003 sui problemi cimiteriali, così pure hanno provveduto a legiferare Regioni come la Toscana, l’Emilia Romagna, la Liguria e altre ancora.
Dal 14 febbraio 2004 in Lombardia è possibile disperdere le ceneri in natura oppure affidarle a qualche parente per la conservazione al proprio domicilio. L'esempio è stato seguito da alcune regioni, rendendo le diverse normative regionali sempre più dissimili l'una dall'altra: una situazione che non favorisce certo la diffusione del fenomeno.
Nel frattempo, l’On. Biondi (FI) ha presentato una proposta di legge volta a far gestire i crematori anche a enti morali che operano senza fini di lucro.
I vantaggi della cremazione
Gli odierni cimiteri sono gigantesche e ingombranti strutture, troppo spesso situate all’interno dei paesi e delle città di cui, un tempo, costituivano l’estrema periferia.
La cremazione è invece una pratica igienica ed ecologica che permette di ridurre considerevolmente gli spazi e i costi destinati ai defunti.
Scegliere la cremazione significa contribuire a creare condizioni di vita migliori per chi rimane, evitando nel contempo lo squallore del disfacimento del proprio corpo.

Come fare

• iscriversi a una società per la cremazione che curerà l’esecuzione delle volontà dell’iscritto e la farà valere anche in caso di familiari dissenzienti.
• Le Società per la Cremazione provvedono all’espletamento di tutta la parte burocratica e assistono i congiunti. Le SOCREM raccolgono e gestiscono le volontà dei soci di disperdere in natura o di affidare a terzi la conservazione delle proprie ceneri. Sono Società che da oltre un secolo svolgono propaganda e promuovono la scelta crematoria fra i cittadini.
• L’associazione I.DI.CEN (Istituto dispersione ceneri e cremazione) nasce con nel 2001 con lo scopo di tutelare le volontà dei cremazionisti, ma in modo più specifico per tutelare le volontà (che deve essere formulata per iscritto) di disperdere le proprie ceneri in natura. L'associazione ha ottenuto il riconoscimento giuridico per poter far riconoscere le volontà dei propri iscritti in tutti i comuni italiani.
• Segnaliamo infine l’ICREM (Istituto della cremazione e dispersione ceneri) che organizza cerimonie per la dispersione delle ceneri in natura.

Ma come funziona la cremazione?

Il forno crematorio è diviso in due parti sovrapposte, separate da una griglia di materiale refrattario. La combustione può avvenire sia con arroventamento delle pareti del forno per mezzo di resistenze elettriche o bruciatori a gas, oppure per fiamma diretta sulla bara. Le temperature che si raggiungono sono di 800-1000 gradi. La bara con la salma viene immessa mediante guide metalliche nella parte superiore e prende immediatamente fuoco. Le ceneri e le ossa calcificate cadono progressivamente nella parte inferiore del forno, dove si completa la combustione. Un sistema di ventilazione immette continuamente aria e quindi l’ossigeno necessario per la combustione. Dopo un paio d’ore, l’operatore, che può controllare l’interno del forno mediante uno spioncino, spinge dall’esterno i resti verso una zona di raffreddamento. Da lì vengono raccolti e posti su un setaccio a vibrazione, che elimina le polveri più fini. Quindi con una calamita viene separato il materiale metallico rimasto (chiodi della bara, eventuali protesi, ecc.). Infine le ceneri rimaste vengono raccolte e sigillate in un’urna, consegnata ai parenti che nel frattempo hanno atteso in una saletta vicina al forno crematorio. La legislazione italiana non consentiva che le ceneri venissero disperse ma la recente promulgazione de al legge 130 ha fatto venir meno il divieto di dispersione delle ceneri. È caduto conseguentemente l’obbligo di conservazione nei cimiteri, per tale motivo, ora, le ceneri vengono consegnate direttamente ai famigliari. La dispersione potrà essere effettuata solamente nei seguenti luoghi:
- Nel cinerario comune di cui all’art. 80 comma 6, del D.P.R. 285/90;
- In montagna a distanza di oltre 200 mt. da centri insediamenti abitativi;
- In mare, ad oltre mezzo miglio dalla costa;
- Nei laghi, ad oltre 100 mt. dalla riva;
- Nei fiumi;
- In aree naturali a distanze di oltre 200 mt. da centri e insediamenti abitativi;
- In aree private; la dispersione in tali aree al di fuori dei centri abitati deve avvenire all’aperto con il consenso dei proprietari e non per dar luogo ad attività aventi fini di lucro.
- La dispersione in mare, nei laghi, nei fiumi ed altri corsi d’acqua è consentita nei tratti liberi da natanti e manufatti.
Sarà anche possibile conservare l’urna in casa, purché vi sia riportato il nome del defunto.

Piazza Francesco Cupani 5 Palermo

Orari di apertura
Monday:
09:00 - 13:00
Martedì:
09:00 - 13:00
Mercoledì:
09:00 - 13:00
Giovedì:
09:00 - 13:00
Venerdì:
09:00 - 13:00
Sabato:
09:00 - 13:00
Domenica:
00:00 - 23:59
Numero di telefono
+393484017742
Linki
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Parole chiave
agenzia funebre, servizio di cremazione

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