Societa Nautica e Pesca Sportiva Laguna

Informazioni Generali

La Società Nautica Laguna nata nel 1977 per iniziativa di alcuni diportisti triestini ha sede al Villaggio del Pescatore nella piazza alle spalle del canale principale. Gli ormeggi in concessione lungo le sponde danno ospitalità a più di 250 imbarcazioni fra barche a vela e barche a motore. Sono soci della Nautica Laguna numerosi pescatori e abitanti del Villaggio del Pescatore. Offre ai soci la possibilità di svolgere tutte le attività inerenti la marineria, sia da diporto che sportiva, comprese la pesca sportiva, la partecipazione a regate ed ai corsi di vela anche per i giovanissimi.

Fra gli appuntamenti agonistici dell’anno, la regata Rosa dei Venti che da alcuni anni è entrata a far parte della Combinata Velica Monfalconese, la Coppa Illica riservata ad imbarcazioni monotipo, il Memorial Bruno Marsi classe 420, la veleggiata Agostina inserita nella manifestazione Velaconto in Carso, e la regata Due Castelli che chiude la stagione con la festa in piazza Vele Bianche e Pesce azzurro. Infine la pesca sportiva che offre due appuntamenti in golfo con il Campionato Provinciale a coppie Bolentino e la Pesca al Calamaro.

La scuola vela per giovanissimi nata già negli anni 80 ma che ha avuto il suo sviluppo in questi ultimi tre quattro anni con una notevole presenza, grazie anche all’esperienza dei nostri istruttori federali, nei corsi teorici e pratici per ragazzi fra i 7 e 14 anni su imbarcazioni tipo optimist. L’attività continua anche con la nostra squadra agonistica con una presenza costante dei nostri allievi nelle regate della XIII zona.

La Nautica Laguna è inoltre impegnata nel sociale: negli anni la collaborazione con TriesteAbile ci ha permesso di poter integrare con successo nei nostri corsi vela ragazzi diversamente abili; inoltre durante l’estate vengono organizzate uscite in mare e veleggiate per gli ospiti del C.E.O. (Centro Educativo Occupazionale) di Sistiana e della cooperativa sociale onlus Aracon di Udine.

La denominazione Laguna deriva dalla sua posizione geografica, essendo lo specchio di mare in cui si trova l’ultimo lembo orientale della laguna veneta; un posto che la leggenda narra essere stato quello del ritorno al mare degli Argonauti. Il sito è citato da Plinio e da Dante, per le risorgive del fiume Timavo che qui riaffiora dopo un misterioso percorso sotterraneo, in un ambiente naturalistico impareggiabile.