Parrocchia San Gregorio Barbarigo

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via delle montagne rocciose 14
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Parrocchia San Gregorio Barbarigo Company Information

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La vita del Santo San Gregorio Barbarigo
Venezia, 16 settembre 1625 – Padova, 18 giugno 1697

Vescovo di Bergamo e poi di Padova, svolse una vasta opera di riforma. Dette vita a numerose missioni per il popolo e introdusse l’uso mensile di esercizi spirituali per il clero. Fondò numerosi seminari, seguendo le regole date da San Carlo e costituendo la congregazione degli Oblati dei Ss. Posdocimo ed Antonio. Fece opera di pacificazione nelle controverse cittadine. Fondò un “Collegio per i nobili” e scuole gratuite per il popolo. Attento alla catechesi, creò numerose scuole di dottrina cristiana per fanciulli e adulti, a cui tutte le categorie erano chiamate. Per i più poveri c’era la catechesi settimanale quando ricevevano la carità e per i “dotti” un corso triennale di “Filosofia cristiana”.

Etimologia: Gregorio = colui che risveglia, dal greco
Emblema: Bastone pastorale.

Nel maggio 1656 scoppia a Roma la peste bubbonica, che dura fino all’agosto 1657, facendo migliaia di vittime. Il papa Alessandro VII (Fabio Chigi), che era a Castelgandolfo, torna subito nell’Urbe e si fa vedere in giro anche a piedi, per incoraggiare i romani.
A dirigere i soccorsi in Trastevere, epicentro del contagio, sceglie il prete trentunenne Gregorio Barbarigo, di famiglia veneziana. E sa quello che fa. Era nunzio papale a Münster (Germania) nel decennio precedente, per la pace dopo la Guerra dei Trent’anni; e lì ha conosciuto il giovane Barbarigo, allora segretario dell’ambasciatore di Venezia. Lo ha poi consigliato negli studi, fino al sacerdozio. Infine, eletto Papa nel 1655, lo ha chiamato a Roma.
Se ne fida come di sé stesso, e perciò lo manda tra gli appestati di Trastevere. Lui obbedisce, senza però nascondere la paura. Ne scrive anche a suo padre. Ma quando vede come vive e muore quella gente, sa farsi capo, guida, fratello; è prete, infermiere, seppellitore, è il padre dei trasteverini.
Il Papa nel 1657 lo nomina vescovo di Bergamo e nel 1658 cardinale. In diocesi prende a modello Carlo Borromeo, con un appassionato accento personale nell’istruzione religiosa. Nominato vescovo di Padova (1664), nella città del grande Ateneo dà slancio al grande Seminario: stimola la formazione teologica e biblica e la vuole arricchita di sapere classico, di scienza e di familiarità con le lingue; dà ai chierici una ricchissima biblioteca e crea una tipografia anche con caratteri greci e orientali, gettando ponti culturali tra Europa e Asia. Al tempo stesso, dice un testimone, “mangia con la servitù e non lascia mai d’insegnare la dottrina cristiana, di fare missioni e assistenza a’ moribondi”.
Sui costumi del clero, poi, davvero non scherza. Incaricato da papa Innocenzo XI di ispezionare un convento romano chiacchierato, dev’essere andato giù deciso, perché fulmineo “un timore salutare” coglie tutti i frati dell’Urbe (Pastor).
Due volte è sul punto di diventare Papa, e dice sempre di no.
Per lui, vivere è Padova, è lo studio, è la carità. E’ suonare la campana del catechismo ai bambini, preparando banchi e sedie da sé, per la gioia di educarli personalmente alla fede; come un tempo accudiva con le sue mani gli appestati di Trastevere.
Gregorio viene beatificato da Clemente XIII nel 1761. Poi tutto si ferma per 150 anni. Nel 1911 giungono a Pio X appelli per la sua canonizzazione, e uno di essi ha tra i firmatari anche il “prof. sac. Angelo Roncalli” di Bergamo. Il quale ancora non sa che deve passare un altro mezzo secolo ancora. E che infine sarà lui, col nome di Giovanni XXIII, a proclamare santo Gregorio, il 26 maggio 1960, in San Giovanni in Laterano (Tratto da Famiglia Cristiana, -Domenico Agasso).

La parrocchia è stata eretta il 28 gennaio 1964 con il decreto del Cardinale Vicario Clemente Micara "Qua celeritate" ed affidata prima al clero della diocesi di Padova, poi al clero diocesano di Roma. La sua costruzione fu affidata all'architetto Giuseppe Vaccaro negli anni 1970 e 1972. Dal 1973 essa è sede del titolo cardinalizio di "San Gregorio Barbarigo alle Tre Fontane".
Il territorio, desunto dalle parrocchie dei Santi Pietro e Paolo, di S. Marco in Agro Laurentino e della SS.ma Annunziata a Via Ardeatina, in esecuzione della costituzione apostolica "Abbatia SS. Vincentii et Anastasii" del 25 marzo 1981 è stato ampliato (decreto del 22 giugno 1981) con l’annessione di quello appartenente all’Abbazia delle Tre Fontane.
Con decreto del 30 giugno 1983 il territorio è stato determinato entro i seguenti nuovi confini:
"Via Cristoforo Colombo, partendo da Viale dell’Oceano Atlantico, fino all’altezza di Via Asia - detta Via - Via Stendhal - Viale della Civiltà Romana - Viale dell’Arte - Viale della Musica - (i nn. dispari e pari di Via Laurentina, da Via delle Tre Fontane a Largo Mendoza, rimangono a S. Gregorio Barbarigo) - Largo Mendoza - delimitazione del complesso del Serafico (di S. Gregorio Barbarigo) - Via F. Carlini - Via Emilio Bianchi e proseguimento ideale fino a Via di Vigna Murata - detta Via (lasciando i nn. dispari e pari a S. Gregorio Barbarigo) fino a Viale dell’Oceano Atlantico - Piazza Carlo Vita Finzi - Viale dell’Oceano Atlantico - Via Cristoforo Colombo".

via delle montagne rocciose 14 Rome

Orari di apertura
Numero di telefono
+39065912504
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Parole chiave
parrocchia, chiesa cattolica

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