Cantieri Culturali della Zisa
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Informazioni Generali
L’attività dell’Accademia di Belle Arti di Palermo ha inizio con l’istituzione nel 1780 di una Scuola del Disegno, compresa tra le dieci cattedre di Studi minori che insieme alle venti cattedre di Studi superiori, costituiva l’Accademia degli Studi.
La scuola, della durata di tre anni, istruiva i giovani all’apprendimento del disegno, fondamento delle arti liberali. Nel 1783 viene istituita l’Accademia dell’Uomo Ignudo, dove pittori e scultori, provenienti dalla Scuola di Disegno o da studi privati, seguivano un corso di istruzione superiore nel disegno e chiaroscuro del modello vivente e nella pittura “a composizione figurativa”.
Gli orari di insegnamento della Scuola del Disegno e dell’Accademia dell’Ignudo erano rigorosamente divisi. Al mattino la scuola, di sera l’Accademia e ciò anche, o soprattutto, per consentire alle maestranze e ai giovani che frequentavano i “maestri dell’arte” di potersi giovare dell’insegnamento superiore.
Quando, nel 1805, l’Accademia degli studi di Palermo diviene Regia Università, l’Accademia del Nudo è associata alla cattedra di Architettura civile, fra le quindici cattedre della facoltà di Filosofia, mentre la Scuola del Disegno resta invece fra le scuole minori. Nel 1815 veniva istituita anche la cattedra di Scultura, affidata allo scultore Villareale, al quale viene dato anche l’ incarico di “dare lezioni sulla filosofia delle Belle Arti”.
Riammessi nel Regno i Gesuiti, dopo l’espulsione del 1767, vengono loro restituiti gli immobili prima confiscati. La casa dei Teatini diviene così la sede della Regia Università degli Studi Artistici e in essa l’Accademia del Nudo opera sino al 1860.
Con la fine del Regno delle due Sicilie si ripropone, con un nuovo ordinamento degli studi superiori, l’istituzione di un Regio Istituto e Accademia di Belle Arti con Museo e Galleria, cui doveva dare vita il decreto della pro-dittatura di Garibaldi, firmato da Antonio Mordini. Ma al posto dell’Accademia prevista dal Decreto del ’60 viene creato, con un nuovo decreto del 1879, un Regio Istituto di Belle Arti, senza le previste annesse gallerie. L’ordinamento prevedeva quattro anni di insegnamento, di cui uno “preparatorio” ed i rimanenti di corso “comune”. A fine corso i giovani conseguivano una licenza di cognizioni elementari dell’arte che dovevano perfezionare, con la frequenza, in altre città, di corsi di “completamento “razionale”. Un solo insegnamento, quello del mosaico, aveva carattere pratico speciale, per l’esistenza a Palermo di una ricca tradizione di monumenti con decorazioni musive.
Nel 1896 entra in vigore il nuovo regolamento emanato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Sono otto gli insegnamenti al primo anno: Geometria descrittiva, Prospettiva ed elementi di architettura, Letteratura italiana e Storia dell’Arte, Disegno di macchine e cinetica, Mosaico, Disegno di figura, Plastica della figura e Plastica d’ornato. Tre sole sezioni, Mosaico, Plastica della Figura e Plastica d’ornato, abilitavano lo studente che aveva seguito quattro anni di studio. Gli altri insegnamenti erano considerati di formazione sussidiaria. Il Decreto Boselli del 25 gennaio 1891 istituì successivamente, in aggiunta ai corsi comuni, corsi speciali di insegnamento di Disegno della figura, Plastica e Architettura.
L’unificazione degli istituti promessa da Baccelli si ha con la legge del 6 luglio 1912, che approva in 36 articoli i ruoli organici dei Regi Istituti di Belle Arti e di Musica ed un Regolamento delegava il governo delle Accademie ad un Presidente e quello dei Regi Istituti di Belle Arti ad un Direttore, assistiti dal Collegio dei Professori. L’attuazione della legge avviene però solo il 5 maggio 1918.
L’ordinamento attuale dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, risale al R.D. 31 dicembre 1923, n. 3123 che, ministro Giovanni Gentile, regola ancora per buona parte gli studi e gli ordinamenti dell’Istruzione artistica superiore.
Solo recentemente, con la legge di riforma n. 508/99 e successive modifiche ed integrazioni, sono stati ridefiniti il ruolo e la natura delle Accademie di Belle Arti. Tuttavia questa legge è ancora in attesa di una sua definitiva applicazione tramite i regolamenti attuativi di prossima pubblicazione. Secondo la legge di riforma le Accademie di Belle Arti costituiscono, nell'ambito delle Istituzioni di Alta Cultura cui l'articolo 33 della Costituzione riconosce il diritto di darsi ordinamenti autonomi, il sistema dell 'Alta Formazione e Specializzazione Artistica. Sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca nel settore artistico, le Accademie possono svolgere correlate attività di produzione, vengono dotate di personalità giuridica e godono di autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile.
Le Accademie possono inoltre istituire e attivare corsi di formazione ai quali si accede con il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, nonché corsi di perfezionamento e di specializzazione, master, dottorati. Le Accademie rilasciano specifici diplomi accademici di primo e secondo livello, nonché di perfezionamento, di specializzazione e di formazione alla ricerca in campo artistico. Secondo la legge 508/99 sono dichiarate le equipollenze tra i titoli di studio accademici e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso.
Infine la legge 268/02 equipara i titoli rilasciati prima dell’entrata in vigore della legge, alle lauree di primo livello, permettendo ai possessori l’accesso ai corsi di studio successivi.
Le recenti disposizioni legislative consentono oggi una più piena attuazione della Legge di riforma 508/99.
La Legge 268 ha infatti trasformato l’art.4 della Legge 508/99, concernente la validità dei diplomi, consentendo ai diplomati di Accademia, in possesso di un titolo di istruzione secondaria di secondo grado, l’accesso ai corsi di diploma accademico di secondo livello e, previo riconoscimento dei crediti formativi acquisiti, ai corsi di laurea specialistica ed ai master di primo livello presso le Università.
Inoltre il D.M. 23 Luglio 2004 prot. n. 73/2004 ha istituito l’attivazione presso le Accademie del Corso sperimentale triennale in “Arti visive e discipline dello spettacolo” per i seguenti indirizzi :Pittura, Scultura, Scenografia, Decorazione, Grafica disciplinando una riforma degli insegnamenti e l’ampliamento dell’offerta didattica e completando con coerenza il percorso già tracciato col D.M. 8/10/2003 n. 626 istitutivo del diploma di secondo livello nelle Accademie di Belle Arti attraverso l’attivazione del biennio specialistico sperimentale in “Arti visive e discipline dello spettacolo”
Il D.M. del 7 ottobre 2004 ha istituito presso le Accademie i Corsi biennali di secondo livello ad indirizzo didattico, abilitanti cosiddetti “Cobaslid”, finalizzati alla formazione dei docenti per le seguenti classi :
7A - Arte della fotografia e grafica pubblicitaria
18/A – Discipline geometriche, architettoniche, arredamento e scenotecnica
21/A- Discipline pittoriche
22/A- Discipline plastiche
25/A- Disegno e Storia dell’Arte
28/A- Educazione artistica
Via Papireto, Palermo
- Orari di apertura
- Parcheggio
- L'azienda ha un parcheggio.
- Numero di telefono
- +39091580876
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- Parole chiave
- scuola d'arte, museo
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